Il mosaico umano è la nostra fortune
24-27 Agosto 2000
Zebegeny, Ungheria


  • zebegeny2000
  • zebegeny2000
  • zebegeny2000
  • zebegeny2000
  • zebegeny2000

“Venite a casa nostra a vivere la gioia della scoperta e a  costruire insieme opere umane come le pietre preziose di un mosaico, promessa di un futuro vivibile che renda testimonianza del lavoro, della natura dell’uomo e delle sue comunità. Noi costruiamo questo mosaico con la fiducia, l’amore, la speranza, l’ottimismo, all’alba del terzo millenario,  qui in Ungheria, in Europa e nel mondo.”
Peter Szendrö, recteur de l’Université Saint-Etienne.

Conferenze
Sguardo poetico sulla cultura ungherese, Arpad Fasang, pianista, Ambasciatore di Ungheria presso l’Unesco, Ungheria.
Identità e comunione, la sfida del XXI° secolo, Père Astrick, Abate di Pannonhalma, santuario culturale e spirituale ungherese, Ungheria..
Dalla persona alla comunità, un cammino di co-responsabilità,  Philippe Riché, geologo, segretario dei  « Réseau  Espérance » creati da René Macaire, Francia.
Il mosaico delle culture e dei popoli, una fortuna per l’umanità, Ghaleb Bencheikh,presidente della Conferenza mondiale delle religioni per la pace, Francia-Algeria.

Esposizione universale
Come puo’ la ricerca della bellezza, che svela la diversità e la complementarietà degli uomini e delle culture, illuminare la nostra visione del mondo?
Presentazione di 56 progetti: arti viventi, educazione-pedagogia-infanzia, architettura e patrimonio, economia, solidarietà, sviluppo rurale, salute, lavoro sociale... e 7 incontrisu questi temi.

Serate festive
Musiche e danze ungheresi con l’orchestra Ketret e Maria Matzco, cantante  tradizionale.
Banchetto dei popoli: specialità dei propri paesi e regioni portate dai congressisti, serata animata da François Monnet, attore.

Concerti
Recital di piano, Marc Vella
Musica delle Ande, Jorge Milchberg, fondatore dell’orchestra Los Incas, Olivier Milchberg

La sistemazione degli spazi e la scenografia del Congresso sono stati preparati nel corso di un cantiere di lavoro con 28 giovani europei e africani